Tra le altre associazioni culturali ospitate da ZAP, oltre a TocToc Firenze, compare anche il gruppo di Scrittura Creativa. Per presentarlo, abbiamo chiesto l’opinione di un esperto in materia, Matteo Mazzoni ideatore e fondatore dell’associazione.
Da cosa nasce il gruppo di scrittura creativa?
Il gruppo nasce dalla mia esperienza Erasmus a Aberdeen, Scozia. Lì ho frequentato il Aberdeen University Creative Writing Society, un club di scrittura creativa all’interno del quale gli studenti si scambiavano pareri e opinioni su testi da loro stessi scritti e ideati. Allora mi sono domandato come mai non ci fosse qualcosa del genere anche a Firenze e la prima cosa che ho fatto tornando in patria è stata andare all’Informagiovani FIrenze a presentare un progetto che ricalcasse fedelmente il programma scozzese. L’idea è subito piaciuta, nel giro di un paio di mesi con l’aiuto di due amiche Elena Meini e Lucrezia Neri abbiano creato un volantino e dato vita al gruppo presso lo stesso ufficio dell’Informagiovani, attuale sede di ZAP. Da quel giorno sono passati più di due anni durante i quali abbiamo cambiato diverse location dove svolgere i nostri incontri fino ad approdare da ZAP.
Come sono iniziati i contatti con ZAP?
La collaborazione con ZAP è nata di conseguenza alla collaborazione con TocToc Firenze, su cui scriviamo la rubrica letteraria “La bottega di Calliope”. Stavamo cercando una sede per svolgere i nostri incontri e Lorenzo Zambini, direttore di ZAP, ci ha gentilmente offerto la sala incontri. Dal canto nostro abbiamo offerto le nostre abilità di scrittori, seppur in erba, per dare una mano in eventi come l’appena passato primo compleanno di ZAP.
Di quali temi trattate maggiormente?
Durante i nostri incontri ognuno è libero di leggere al gruppo un proprio testo e raccogliere le opinioni e le critiche di altri scrittori. Per dare ispirazione agli scrittori ad ogni incontro estraiamo a caso un tema, scelti dai membri del gruppo stessi. I temi estratti sono i più disparati, dai più comuni “Amore e odio”, “Piazza grande”, “il crocevia”, fino ai più particolari come “le cose che non vedi”, “pensieri di un folle”.
Un enorme arricchimento che riscontriamo ad ogni incontro è quello di vedere come partendo da un tema comune ogni scrittore riesca a coglierne un punto di vista diverso per scriverne racconti e poesie. Il gruppo è sinonimo di libertà d’espressione, senza l’indicazione di alcun insegnante. Si migliora la propria capacità artistica settimana dopo settimana, con l’aiuto di altri ragazzi con i quali condividere la propria passione.
Un grazie va quindi a ZAP che ancora una volta si dimostra pronta alla promozione di iniziative locali e soprattutto giovani.
